Biografia

L’8 marzo scrive a Galilei di esser giunto al IV libro della Theologia: due mesi dopo terminerà il V libro. Il 9 maggio si legge al Sant’Uffizio la denuncia del domenicano Angelo Romano, che accusa C. di godere del favore degli eretici di varie nazioni grazie ai suoi scritti. L’indagine in merito, compiuta da Stefano de Vicariis, non trova prove. L’11 maggio C. chiede a Cosimo II di Toscana sostegno per la pubblicazione delle proprie opere. Alla fine di ottobre è trasferito di nuovo in Castel Sant’Elmo per ordine del vicerè, che non vede di buon occhio i contatti che C. mantiene con diverse persone. Pochi giorni prima viene sottoposto a C. il manoscritto della Metafisica italiana, di cui le autorità vicereali erano giunte in possesso, affinché l’autore ne colmasse alcune lacune testuali; una volta compiuto il trasferimento a Castel Sant’Elmo, il manoscritto e le relative integrazioni verranno nuovamente sequestrati, andando così perduti. Ultima la redazione latina della Philosophia realis, mettendo insieme Physiologia, Ethica e Politica (quest’ultima un rifacimento degli Aforismi); ad essa allega in appendice la Civitas Solis e l’Oeconomica. Inizia la rielaborazione della Medicina.

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