Tommaso Campanella, Informatione sopra la lettura, p. 278

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né confiscandosi beni né spianandosi le case loro. Ma perché son
fatti tre processi l’un contrario all’altro: nel primo si disse che volea
ribellar il Regno Campanella per darlo al papa; nel secondo fu
detto che lo volea dar al Turco; nel terzo che volea far una repubblica
eretica da sé stesso; e contra questi processi s’è fatto poi processo
nel Sant’Officio, dove tutti li testimoni si ritrattaro in utraque
causa,
di che fe’ ... potentissima: e sí perché si leggeno in esso cose
mostruose e impossibili, con testimonianti contrari ognuno a se
stesso e agli altri, come si proverà avendo il processo in mano.

Secondo, si prova per la persona del processato.
In primis, perché non era possibile ch’esso Campanella, il quale
era stato beneficiato da Spagnoli e vissuto con loro, e che era stato
assignato nello Studio di Padua non come Calabrese, ma come
Spagnolo, dove difese sempre le cose di Spagna e fece alcuni Discorsi
alli príncipi d’Italia
(mosso dall’opposizion che li faceano li Veneziani)
che per lor meglio e del Cristianesmo non deveno contradir alla
monarchia di Spagna, e come si ponno guardar dalla gelosia di quella facilmente
,
qual libro va per tutto; e di piú, quando stava in Stilo, scrivea
un libro Della monarchia di Spagna ad istanza del regente Martos
Gorostiola, suo protettore, biscaino, e di piú la tragedia della
Regina di Scozia in favor di Spagna, da cui sperava ogni bona fortuna:
dunque non era possibile che nel medesimo tempo avesse
trattato contra Spagna, per la cui esaltazione scrivea, come necessaria
all’Italia e a tutta la Cristianità; e questi libri furo subito portati
per difesa sua e presentati a don Alonso, castellano allora di

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