Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 452

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giornate senza veder populazione, e osterie senza alcun regalo, talché
la gente sempre scema. E questo è causa evidente del mancamento di
questa Monarchia, la qual quanto più cresce d’imperio, più manca di
gente. E il Campanella, scrivendo la lor Monarchia, di quei duoi punti
più lor ammaestrò dicendo, che per non saper tesorizare né spagnolizare
son vicini a ruinare.
Art. 8
Argomento ottavo del mancamento della Monarchia spagnola esser la
mancanza di quelle virtù con le quali le altre Monarchie crebbero, e abondanza
di vizii con li quali mancaro.

Il quinto (sic) argomento certissimo della presta ruina di questa
Monarchiaè perché in lei <non> si trovano quelle virtù con le quali
l’altre monarchie crebbero e si sostentano, ma quelli vizii, che nelle
monarchie mancanti si soglion osservare. E primo è la superbia, che
secondo tutti filosofi abbassa i regni, come la magnanimità gli esalta.
Per questa li Spagnoli non degnano d’aggregar gli altri al suo lignaggio,
benché già scemo.
Item, spopulano e impoveriscono i popoli come se non fossero
uomini. Onde bisogna disputar se gli Americani son uomini o no, e se
capaci di battesmo, come scrive il vescovo Chiappa pur spagnolo, che
narra la superba manera con che trattano i popoli.
Item, trattan gli altri principi con titoli bassi, come se di tutti essi
fossero il fiore. Quindi è ch’il duca Vincenzio di Mantua, per esser
trattato di Vossignoria,

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