Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 586

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appresso, congiuraro contra. Il che non si può temere a questo tempo,
entrando come liberatori, e con le proteste e giuramenti avanti.

Però bisogna metter avanti il battaglion sopra scritto che nelle
bandiere porti scritto «Guardia della Libertà Ecclesiastica». E un
altro, che nello stendardo porti con lettere grandi e rosse «Libertas
Italiae»; un altro che dica «Iuramentum Liberatoris Ludovici Regis
Gallorum».
E un che dica Contra mendacium
E un altro Contra Superbiam } Hispanismi
E un altro Contra Tyrannidem
E molte altre cose si ponno escogitare e pintare, perché queste cose
moveno assai li popoli, e li fan correr con furia ad abbracciar la loro
libertà.
E perché hanno sparso fama, che li Francesi son tutti eretici, crudeli
e briachi, è necessario dovunque s’entra chiamar il clero a processione,
e far predicar le 40 ore, per la libertà e per il liberatore, e per
augmento della santa fede, e ordinar sotto gravi pene a soldati, che
non faccian insolenze e ingiurie, in particolare a luoghi sacri etc.
Item, perché li Spagnoli son timidi, e per questo naturalmente
astuti come le volpi, e più vagliono col consiglio che col valore. Ma li
Francesi coraggiosi, e però poco cauti, come i lupi, leoni e aquile, e
più vagliono con valore e bravura.
E perché il valor e bravura vol
esser subito e apertamente esercitato, e far l’imprese con violenza, perché
in questo modo non li si può resistere, ma dando tempo al tempo
s’allenta, dissolve e infiacchisce, ma l’astuzia e il consiglio

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