Tommaso Campanella, Aforismi politici, p. 106

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del paese, overo altre fatte di novo, se gli paesani non
convengono al costume de’ coloni novi o al commodo. Però
si pigliano con novi nomi, leggi, religioni, e si dividono i
campi a tutte le case egualmente, secondo la vertù loro,
per la legge Agraria [de termino moto].
46. Le città, se sono colonie di republica, stanno meglio
sui monti, per difendere la libertà. Se di monarchia, meglio
nel piano. Se il capo della monarchiaè in mare, come Venezia,
stan meglio nei lidi; se nel continente, meglio nei
luoghi opportuni alla strada del mandargli il soccorso.
47. Per crescere presto et assai su li fiumi stanno bene
e nei piani, perché le vettovaglie si conduchino facilmente,
e nei lidi; per meglio difendersi nei monti e scogli. Poi
l’acqua salubre e l’aria e la vista orientale et occidentale
si devono considerare.
48. Il numero degli abitanti sarà diviso in Governatori,
cioè sacerdoti e giudici, e Difensori et Artefici, e deono essere
tanti quanti bastano alla diffesa e quanti la terra può
nutrire; e spopularsi deono i paesani se il suolo non può
nudrire i suoi difensori.
49. Chi manda colonie poco men savio essere deve che il
legislatore.

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