Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 131

Precedente Successiva

mistico David son come dei et angeli, Quia sacerdos angelus domini
exercituum est
, disse Malachia. Dunque se bene li prencipi rispetto
del popolo si dicono dei, il papa est Deus Deorum rispetto a loro.
E qui si chiaman David li prencipi, ma li sacerdoti dèi, et angeli.
Dunque è stoltitia pensare che essi possano giudicare li clerici, o che
habbino authorità alcuna che non sia dependente dal papa, perché
s’è vero quello d’Ezechiele: Erit rex imperans omnibus unus, nec dividentur
amplius in duo regna
, chiaro è che non può essere re alcuno
nel mondo, che non dependa da quello uno; e questi divisori d’imperio
e di sacerdotio scompongono tutta la Bibbia e fanno altro capo
independente dal primo, come Dante doi soli per non fare luna
l’imperatore, e dipendente dal papa. Et come qui, che per far provare
la potestà regia essere superiore alla sacerdotale adducono tra gli
altri che Salamone privò Abiatar del sommo sacerdotio, a’ quali
rispondo. Primo; che non sapemo, se questo fatto sia raggionevole.
Secondo; possiam dire che lo fece per adempire la profetia rivelata a
Samuel; ma terzo, meglio si può dire che Salamone sostituio Sadoe
solo nel sacerdotio con consiglio sacerdotale, perché tutti i figli di
David, dice il Paralipomenon, erano sacerdoti. Dove il Pagnino, et
li settantadoi interpreti, et il Tostato intendono che siano stati del
consiglio sacrosanto, et questo può haver fatto così, e non come re,
ma donando braccio secolare alla legge, la quale ordina che li
descendenti di Aron siano sommi sacerdoti, e questi s’intendono de
primogeniti scendenti da Eleazar, lo quale fu da Dio fatto sacerdote
et confirmato in fines pur da Dio; ma Abiatar descendia dal secondo
genito di Aron, cioè da Ithamar la cui stirpe subintrò in Heli, non si

Precedente Successiva