Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 74

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concorda con costoro, et dice, che disse Christo: Quae sunt Caesaris
Caesari, quae sunt Dei Deo
, et divise le giurisdittioni, e che Roma
haveva doi soli, che mostravano la strada del secolo, e del cielo,
essendo hora confusi in uno per usurpatione di potestà cadde nel
fango, et se fe brutta, e la soma.
Vi sono poscia i cattolici divisi, perché i theologi in parte vogliono
che il papa sia signore in spirituale direttamente, e che possa
far leggi, e correggere le leggi contrarie al Vangelio, e tenere tribunale;
ma solo indirectae esser signore in temporalibus, in quanto deviano
dallo spirituale, correggendo et drizzando la politica alla religione.
Questo sente Bellarminio, Navarro, Turrecremata, e la Glossa
nel cap. Novit: de Iudice. Ma che l’essentione et libertà ecclesiastica
sia de iure divino, et non esser soggetto lo spirituale al temporale in

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