Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 151

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Anzi dissi che son statue di Dio vive: il che confessa Origene
del sole, e Dionisio Areopagita, e tutto il cielo seggio di
Dio e statua si può appellare, e così il Mondo. Onde è degno
d’esser considerato, ammirato, lodato e riverito a lode del
Creatore loro. E Platone questo senso ebbe, quando chiama il
Mondo e ’l sole figlio del sommo bene, e le stelle statue di
Dio. Nondimeno per la stoltitia del popolo et incertezza di
questo, non sendo revelata espressamente, questa dottrina
si tace.E più magnanimamente si adora Dio in se stesso,
che in queste imagini e statue sue vive, dalle quali poi si
suol trascorrere ad adorar le statue inferiori, come fecero
gl’Egittii, per lo che Mosè, lor emulo, prohibio quel culto al
popolo suo, e fu provision divina anchora.
Trascorrendo poi all’altre leggi, trovai manco errore in quelle
che adorano Deità incorporea: ma perché trovano nel Mondo
contrarietà, e bene e male, pongono dui Dei, un del cielo et
un de la terra, come Manichei. Et hoggi li tartari di Samarcanda
e di Balduc adorano Dio del cielo per li beni celesti e
dell’animo, e Dio de la terra, per li terrestri beni e corporali
impetrare. Manicheo dice che il Dio malo fè la legge di Mosè,
el male e la tenebra, e ’l buono la legge di Christo, il cielo e la
luce.
Di più, li chinesi adorano li demoni per li beni terrestri, e
perché non li faccia male, e li fan sacrifitii, e nel tempo antico
in tutte le nationi si usurparo nome di Dei inferi, e
furo adorati, e nel Brasil e nel Giappone etc. si trova il medesimo
culto a loro, e Porfirio parla di Dei buoni e mali secondo
Platone.E Trismegisto si ammira che l’huom fa parlar le

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