Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 396

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in Ispagna altri abitatori, come lor minaccia, di veri catolici, non finti,
per finir l’impresa: Vineam suam locabit aliis agricolis.
All’ottavo, è vero che li Spagnoli in breve fecero tanto e non con
la virtù propria, né con l’ingegno proprio, nutu Dei. E questo significa,
ch’in breve hanno a mancare, come gli animali e piante che presto
fanno il frutto, presto moreno: quelli che tardi, tardo. Item, il fato
loro è tanto per virtù della religione, la quale mancando in loro, essi
mancaranno.
Al nono, concedo che li archibugi donaro il regno a Spagnoli e
che meglior armi non si ponno escogitare per essi, che son timidi e
piccioli, e a combatter di lontano convenienti. Ma si può vedere che
anche gli Olandesi aggiunsero li petardi, li granati e altri fuochi artificiali,
e resisteno a tutti paesi, e se catolíci si facessero avanzarebbeno li
Spagnoli. Li quali nulla arte, nullo instromento e nulla signoria han
fatto se non con l’arte e forze d’altri, ut infra.
Al decimo, dico che non corresponde l’astrologia omai al disegno
loro, e però di ciò diremo nel seguente capitolo.

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