teologia - Avete nel principio del quarto dialogo mezzo per rispondere a
tutte raggioni, et inconvenienti teologali: et per mostrar questa filosofia, esser
conforme alla vera teologia, et degna d'esser faurita da le vere religioni.
Or veggiamo la differenza tra quelli et questi. Quelli nel viver, tem
perati; ne la medicina, esperti [...]; ne la teologia, divini; in tutti effetti,
eroici. Or se vogliamo voltar l'occhio della considerazione a un libro con
templativo, naturale, morale, et divino: noi trovaremo questa filosofia molto
faurita, et favorevole. Dico ad un Libro di Giob, quale è uno di singularissimi
che si possan leggere, pieno d'ogni buona teologia, naturalità, et moralità,
colmo di sapientissimi discorsi, che Mosè come un sacramento ha congionto a i
libri della sua legge. Oltre che, non solo qualsivoglia legge e teologia,
ma ancora tutte riformate filosofie conchiudeno esser cosa da profano e turbu
lento spirto il voler precipitarsi a dimandar raggione e voler definire circa quelle
cose che son sopra la sfera della nostra intelligenza. non meno temo
apparere, che essere contrario alla teologia. E pensa ch'il giudicio
de gli dei è altro che il nostro commune, e non tutto quello che è peccato a noi
e secondo noi, è peccato a essi e secondo essi. Que' libri certo cossì, come le
teologie, non denno esser communi a gli uomini ignoranti, che medesimi
sono scelerati; perché ne ricevono mala instituzione. E però ec
covi cabala, teologia e filosofia: dico una cabala di teologica filosofia,
una filosofia di teologia cabalistica, una teologia di cabala filosofica, di
sorte ancora che non so se queste tre cose avete o come tutto, o come parte, o
come niente; ma questo so ben certo che avete tutto del niente in parte, parte dei
tutto nel niente, niente de la parte in tutto. Sappiamo che non fate
il teologo ma filosofo, e che trattate filosofia non teologia.
gli più profondi e divini teologi dicono che più si onora ed ama Dio per silenzio
che per parola, come si vede più per chiuder gli occhi alle specie representate
che per aprirli: onde è tanto celebre la teologia negativa de Pitagora e
Dionisio sopra quella demostrativa de Aristotele e scolastici dottori.