LESSICI FILOSOFICI

Johann Adam Scherzer (Schertzer) (Eger, 1628 - Lipsia, 1683)

Johann Adam Scherzer (Schertzer)

Ritratto di Johann Adam Scherzer

Erudito tedesco, teologo luterano; docente di filosofia, lingua ebraica e teologia.

Nato il 1° agosto 1628 a Eger (Boemia) e morto a Lipsia il 23 dicembre 1683. La famiglia, di fede protestante, dovette trasferirsi in Franconia (Germania del sud) appena un anno dopo la sua nascita.

Nel 1648 Scherzer studiò filosofia a Altdorf, Jena e Lipsia, ma anche teologia e medicina (come medico inventò anche un balsamo di qualche successo).

I suoi maestri più importanti furono Daniel Stahl, Johannes Museus, Johann Hülsemann e Johann B. Carpzov. Stabilitosi a Lipsia, Scherzer insegnò filosofia dal 1654, lingua ebraica dal 1658 e dal 1667 teologia.

Scherzer è spesso ricordato come maestro di Leibniz, il quale non solo ascoltò dal 1661 le sue lezioni di filosofia e ebraico, ma citò favorevolmente, in più di un’occasione, i suoi libri.

La sua produzione di polemista non solo contro il cattolicesimo, ma anche contro i protestanti non rigorosamente luterani fu molto prolifica e spesso aspra anche nello stile (“dicendi genus pipere et aceto conspersum”), tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Calov di Lipsia” con riferimento al famoso teologo protestante Abraham Calov di Wittenberg.

Scherzer ricoprì spesso importanti cariche nell’università (fu sei volte decano della facoltà di teologia e tre volte rettore dell’università), ma ricoprì anche cariche ecclesiatiche: assessore del concistoro, canonico a Meissen, prevosto del capitolo di Bautzen.

Opere

Vade mecum sive manuale philosophicum, 1654; 1658; 1675; 1686; 1704.

Der vierzüngigte Schiller, 1654.

Gründliche Widerlegung des Wahrsager-Crystalls, 1654.

Widerlegung der gründlichen Ursachen, warum Johann Scheffler vom Luthertum abgetreten, 1654.

Prodromus Des Höfflichen und abgehobelten Schillers zu Wienn, 1665.

Breviarium Eustachianum philosophicum, 1663; 1665; 1676; 1682.

Beweiß, daß D. Johann Scheffler Abschied hinter der Thür genommen, 1664.

Deduction-Schrifft, daß Joh. Schefflers ... Türcken-Schrifft eine abscheuliche Läster-Schrifft sey, 1664.

Und Scheffler redet noch so viel als nichts, 1664.

Und Scheffler verstummet und sprach, 1664.

Widerlegung der Schefflerischen Christen-Schrifft, 1664.

Wohlverdientes Capitel, welches neulich die beyden weitbeschrienen Jesuwiten Jacob Masenius und Veit Erbermann D. Johann Schefflern ... gelesen, 1664.

Daß D. Johann Scheffler durch seine abgeschmackte Abwürtzung sich selbst die Suppen verderbet, 1665.

Collegium Anti-Socinianum, 1672; 1702.

Breviculus Theologicus, 1675.

Kurzer Weg und Handgriff durch einen Hauptsatz den Kern Heil. Schrifft zu fassen, 1677; 1679; 1686; 1732.

Trifolium orientale, 1662.

Operae pretium orientale, 1672.

Bibliotheca Pontificia, 1677; 1708.

Programmata et disputationes academicae, 1679; 1684.

Systema Theologiae, 1680; 1682; 1685; 1687; 1698; 1704; 1711.

Anti-Bellarminus, 1681; 1703.

Disputationes Anti-Calvinianae, 1684; 1704.

Disputationes septem de catholico, 1683.

Breviarium theologiae Hulsemannianum enucleatum et auctum, 1687.

Selecta rabbinico-philologica, 1705.

Informazioni bibliografiche

Johann Adam Scherzer, Vademecum sive manuale philosophicum, ristampa dell'edizione di Lipsia 1675, a cura e con una introduzione di Stephan Meier-Oeser, Stuttgart-Bad Cannstatt, Frommann-Holzboog, 1996.

Max Wundt, Die deutsche Schulmetaphysik des 17. Jahrhunderts, Tübingen, 1939.

U.G. Leinsle, Reformversuche protestantischer Metaphysik im Zeitalter des Rationalismus, Augsburg, 1988.

U.G. Leinsle, Einführung in die scholastische Theologie, Paderborn, 1995.

Allgemeine Deutsche Biographie

Biographisch-Bibliographischen Kirchenlexikon