LESSICI FILOSOFICI

Dizionario di scienze filosofiche (1905)

Cesare Ranzoli, Dizionario di scienze filosofiche. Termini di filosofia generale, logica, psicologia, pedagogia, etica, ecc., Milano, Hoepli, 1905.

Pubblicato presso l’editore Hoepli nel 1905, il Dizionario di scienze filosofiche di Cesare Ranzoli può considerarsi il primo dizionario in lingua italiana dedicato specificamente alla terminologia filosofica.

Va notato che nel corso dell’Ottocento erano apparsi alcuni ‘vocabolari filosofici’ in italiano, ma con il Dizionario di Ranzoli per la prima volta si è di fronte a un’opera originale:  un’opera con una sua propria fisionomia pur tenendo essa conto di pubblicazioni analoghe in altre lingue europee.

L’autore stesso ne rivendica lo scopo didattico, la novità e – a sua difesa – le proporzioni limitate. Il Dizionario consta di poco meno 2000 voci, ordinate alfabeticamente, e di un indice in cui i vocaboli sono organizzati per materia.

L’indice è preceduto da una ‘Tavola dichiarativa’ che illustra i criteri di tale distribuzione, «la quale – spiega Ranzoli – deve ritenersi soltanto come approssimativa, dato il vincolo strettissimo che riunisce le varie parti in un solo organismo» (Introduzione, p. viii). Le partizioni sono sette: metafisica, psicologia, logica, etica, storia della filosofia, storia delle religioni, scienze affini.

Soprattutto le voci raccolte in quest’ultimo gruppo, che comprende i vocaboli e le locuzioni tecniche di scienze quali «fisiologia, anatomia, e istologia del sistema nervoso, della biologia generale, dell’antropologia, della matematica, della fisica e della chimica», si rivelano piuttosto eccentriche rispetto alle discipline filosofiche propriamente dette; vi trovano spazio entrate quali acrania, anastomosi, anorganologia, archigonia, bastoncini, bionti, camenconchia, camocefalia, camoprosopia, castrazione parassitaria, craniometro, cranioscopio, dolicocefalia, germiplasma, interbrachicefalia, lissencefali, ortognatismo, ossicefalia, picnosi, plastitudi, pletismografo e via dicendo.

Tali scelte destarono qualche perplessità tra i contemporanei, che rilevarono la scarsa organicità della nomenclatura proposta da Ranzoli. Nonostante l’accoglienza severa che all’opera di Ranzoli riservò parte della comunità filosofica italiana, il Dizionario ebbe una notevole diffusione e popolarità; conobbe numerose ristampe negli anni che seguirono la prima pubblicazione (1916, 1926, 1943) e fu accresciuto e ripubblicato dalla moglie Maria Pigatti nel 1952 e nel 1963, con una lista degli autori citati. Fino al 1960, anno in cui Nicola Abbagnano pubblica presso Utet il Dizionario di filosofia, quello di Ranzoli resta l’unico esperimento significativo di dizionario filosofico in lingua italiana.


La registrazione della nomenclatura del Dizionario si basa sulla prima edizione dell’opera (1905).