Parole nuove dai giornali

(Iron.) Masochista alla Tafazzi.

• Sul Pd, sulla crisi del Paese, sulla sua «crisi istituzionale, sui segni di sfarinamento del sistema», Veltroni ha già detto. Qui ripete meglio, con tono da salotto: «Il Pd deve riuscire a voltar pagina. Alle primarie spero che ci vada un milione di persone. Non dobbiamo sempre fare la solita sinistra tafazzista che si butta giù. Sta accadendo una cosa meravigliosa, mai successa prima: un partito che nasce coinvolgendo centinaia di migliaia di persone. No, non è Grillo la soluzione. E in un mio governo non lo porterei...». (Repubblica, 29 settembre 2007, p. 15, Politica).
• Per il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, lo sciopero è stato «un flop» ed [Guglielmo] Epifani è un «tafazzista», riferendosi all’«autolesionista» Tafazzi, personaggio interpretato da Giacomo Poretti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. (Giuseppe Matarazzo, Avvenire, 13 marzo 2010, p. 23, Economia & lavoro).
• E così, [Alessandra] Moretti si è ritrovata davanti non soltanto l’atteggiamento liquidatorio del centrodestra (Matteo Salvini non manca mai di attribuirle come elettorato d’elezione «le estetiste»). Ma anche una certa sufficienza -- se non peggio -- da parte del centrosinistra. E lei, che deve fare? Tiene botta. Il siluro della [Susanna] Camusso è il «classico esempio di quella sinistra tafazzista che si fa male da sola». (Marco Cremonesi, Corriere della sera, 16 maggio 2015, p. 9, Primo piano).