Parole nuove dai giornali

Reso fragile.

• in una Europa che anche al di là del caso greco è tornata a riporre le sue speranze di avanzata soprattutto nell'asse franco-tedesco, l'idea di avere in Francia e in Germania due leader fragilizzati non è fatta per rassicurare. Ben al contrario, l'Ue di oggi avrebbe assoluto bisogno di poteri solidi e forti a Parigi e a Berlino, poco importa se di centrodestra o di centrosinistra. Per questo il logoramento lento che le regionali francesi sembrano annunciare a Parigi, in attesa di altre verifiche continentali, rappresenta lo scenario peggiore. Per la Francia, ma anche per l'Europa. (Franco Venturini, Corriere della sera, 15 marzo 2010, p. 1, Prima pagina).
• La differenza «di contesto» tra [Mario] Draghi e [Ben] Bernanke è evidente. La Fed è sotto attacco, le bordate della destra sono pesanti, ma finché c'è [Barack] Obama alla Casa Bianca e con un mandato di altri due anni alla Fed, Bernanke non si sente affatto fragilizzato. Deve avere come unica guida l'interesse degli Stati Uniti, come indicatore di pericolo il tasso di disoccupazione all'8,2%. (Federico Rampini, Repubblica, 25 agosto 2012, p. 1, Prima pagina).
• «l’amore segreto del presidente» è stato rivelato nel momento peggiore per l’inquilino dell’Eliseo, già fragilizzato da mesi politicamente difficili, dal caso Leonarda alla disoccupazione che non inverte il suo trend negativo. Scandalo deflagrato proprio quando [François] Hollande si preparava al rilancio sulla politica economica, durante l’attesa conferenza stampa davanti ai giornalisti di mezzo mondo che passerà invece agli annali per tutt’altro. (Edoardo Malvenuti, Secolo XIX, 16 gennaio 2014, p. 7, Cronache).