Luigi Guerrini, Schede (2010), scheda 4

f. thomae campanellae | calabri, ordinis | praedicatorum, | apologia pro | galileo, mathe-| matico floren-| tino. | ubi disquiritur, utrum ratio | philosophandi, quam galileus | celebrat, faveat Sacris Scripturis, an | adversetur. | francofurti, | Impensis Godefridi Tampachii, | Typis Erasmi Kempfferri. | Anno m.dc.xxii. 58 p. 4°

Opera fra le più celebri di Campanella, fu scritta nei primi mesi del 1616 e dedicata al cardinale Bonifacio Caetani, incaricato dalla Congregazione dell’Indice di espurgare il De revolutionibus orbium coelestium di Niccolò Copernico, mentre ovunque rumoreggiava l’ostilità delle autorità ecclesiastiche, e in particolare del pontefice, Paolo V Borghese, nei confronti del sistema eliocentrico. Con quest’opera Campanella intese dare una dimostrazione definitiva e teologicamente fondata, prendendo ad esempio il caso emblematico e drammatico della vicenda galileiana, di un altro dei numerosi equivoci contenuti, a suo giudizio, nella concezione filosofica aristotelico-scolastica: nessun nesso necessario e vincolante metteva in rapporto diretto ed essenziale le maggiori tesi del pensiero aristotelico con i fondamenti della speculazione teologica. Al contrario, si era voluto stringere questo collegamento per ragioni storiche e di opportunità che nel corso del tempo avevano decisamente perduto tutta la loro efficacia. La teologia, come disciplina indipendente, non aveva alcun bisogno di una dottrina naturale che la sostenesse e, anzi, doveva operare utilizzando metodi propri e indipendenti, aprendosi alla più ampia libertà esegetica. L’opera, sebbene tutta la questione sia controversa, anche una volta giunta a Roma da Francoforte, immediatamente dopo la stampa, non venne mai esplicitamente proibita, ma insieme a tutte le altre opere campanelliane venne disconosciuta dal suo stesso autore, per ragioni di opportunità e con comprensibile rammarico, nel 1632.

Firpo, Bibliografia degli scritti di Tommaso Campanella, Torino, Tipografia Vincenzo Bona, 1940, n. 7, pp. 72-73.
Tommaso Campanella, Lettere, a cura di Vincenzo Spampanato, Bari, Laterza, 1927, p. 179.
Tommaso Campanella, Apologia di Galileo. A cura di Luigi Firpo, Torino, Utet, 1968.
Tommaso Campanella, Apologia per Galileo. Introduzione, traduzione, note e apparati di Paolo Ponzio. Testo latino a fronte, Milano, Rusconi, 1997.
Tommaso Campanella, testi a cura di Germana Ernst, introduzione di Nicola Badaloni, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1999, pp. 563-649.

Milano, Biblioteca di via Senato