Luigi Guerrini, Schede (2010), scheda 5

scelta | D’alcune | poesie filo-| sofiche | di | settimontano squilla | cavata da’ suo’ libri | detti | la cantica. | Con l’esposizione. | Stampato nell’anno | m.dc.xxii. [s.i.l.; s.i.e.] [8], 128 p. 8°

La prima notizia dell’esistenza di una raccolta di poesie campanelliane risale al 1606. Con maggiore precisione, in alcune lettere degli anni 1609-1611, Campanella ricorda fra le sue opere un corpo poetico denominato Cantica, includente diverse composizioni in rima, prevalentemente in volgare italiano, riconducibili pressoché tutte all’arco temporale 1599-1608. Nel 1613 Tobia Adami ripartiva da Napoli per fare ritorno in patria, dopo un soggiorno di più di otto mesi nel corso del quale aveva scambiato con il suo interlocutore carcerato circa duecento missive, portandosi appresso, fra le altre scritture, una scelta di poesie, accompagnate da esposizioni prosastiche, selezionata proprio dalla Cantica. All’arrivo in Germania nel 1616, dopo un lungo itinerario europeo, il contenuto del manoscritto cominciò a essere divulgato e, dopo la stampa nel 1617 di un componimento dedicato all’Adami all’interno del Prodromus, Johann Valentin Andreä ne tradusse e pubblicò uno stralcio (sei sonetti) nel suo Geistliche Kurzweil (1619). Nel 1622 l’Adami stesso dette finalmente alla luce tutti gli ottantanove componimenti della Scelta, comprendendoli in un volumetto, che porta di Campanella soltanto lo pseudonimo, Settimontano Squilla, dedicato ai suoi amici Andreä, Christoph Besold (il traduttore tedesco della Monarchia di Spagna) e Wilhelm von Wense. Quando l’opera fu tirata l’Adami si trovava in Francia, al seguito del principe Alberto di Sassonia-Weimar, e da Parigi è infatti vergata la lettera dedicatoria scritta in italiano che apre la raccolta. Dato tale fatto, alcuni studiosi hanno suggerito che almeno le prime copie della Scelta potessero essere state stampate in Francia, anticipando la tiratura più larga poi effettivamente lanciata in Germania. Oggi è opinione condivisa che l’impresa editoriale si sia compiuta integralmente nella città tedesca di Köthen. Della Scelta, peraltro, si conoscono al momento soltanto sei esemplari, due dei quali segnalati in Italia ed entrambi conservati a Napoli. La prima larga diffusione della raccolta poetica campanelliana ebbe luogo nel corso del XIX secolo, dopo che Johann Kaspar Orelli, professore svizzero di filologia, vissuto fra il 1787 e il 1849, ebbe conosciuto le poesie campanelliane nella parziale edizione in lingua tedesca che ne aveva reso Herder nel 1801. Rapito dalla calorosa e trascinante espressività dei versi, egli si pose con entusiasmo alla ricerca della loro originaria edizione. Un infruttuoso viaggio in Italia lo convinse, però, che nelle biblioteche della Penisola non ne esistessero copie. Tornato in patria e quindi passato in Germania per ulteriori studi campanelliani, si imbatté quasi fortunosamente nella rarissima edizione del 1622 e, dopo averla arricchita di una Prefazione con la quale richiamava i lettori a considerare l’originalità lirica e il valore filosofico dell’opera campanelliana, la riprodusse in elegante formato e la dette alla luce a Lugano nel 1834.

Firpo, Bibliografia degli scritti di Tommaso Campanella, Torino, Tipografia Vincenzo Bona, 1940, n. 4, pp. 33-56.
Tommaso Campanella, Poesie filosofiche di Tommaso Campanella. Pubblicate per la prima volta in Italia da Giovanni Gaspare Orelli professore all’Università di Zurigo, Lugano, presso Giuseppe Ruggia e C., 1834.
Tommaso Campanella, Scelta d’alcune poesie filosofiche di Settimontano Squilla cavata da’ suo’ libri detti la «Cantica». Ristampa anastatica a cura di Luigi Firpo, Napoli, Bibliopolis, 1980.
Tommaso Campanella, Tutte le opere di Tommaso Campanella, I: Scritti letterari. A cura di Luigi Firpo, Milano-Verona, Mondadori, 1954, pp. 3-230.
Tommaso Campanella, Opere letterarie, a cura di Lina Bolzoni, Torino, Utet, 1977, pp. 97-333.
Tommaso Campanella, Le poesie. Testo criticamente riveduto e commento a cura di Francesco Giancotti, Torino, Einaudi, 1998.
Tommaso Campanella, testi a cura di Germana Ernst, introduzione di Nicola Badaloni, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1999, pp. 151-351.

Napoli, Biblioteca Oratoriana dei Padri Girolamini, CF 3 18
Napoli, Biblioteca Croce, XCV B 4