Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 57

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CAPITOLO II
CHE IL REGNO ET SACERDOTIO STIANO IN UN
SOGGETTO OTTIMAMENTE SECONDO IDDIO,
E SECONDO CHI REGNA, E SECONDO I POPOLI
Nella legge della natura paternità, principato et sacerdotio erano
insieme in un soggetto, e Adamo fu padre, re et sacerdote di tutto
l’universo genere humano, e così tutti li successori primogeniti registrati
nella Biblia. Similmente Noè et li successori primogeniti come
Sem, e così Abramo e li successori. Anzi la paternità era la signoria
naturale, il magisterio et la mediatura fra Dio e gli huomini, detta
sacerdotio.
Spesso li primogeniti furono privati del sacerdotio per l’impietà
loro, ma non del regno, o della paternità sempre, come Cain perdeo
il sacerdotio che a lui toccava, prima per la poca coscienza, e poi
uccidendo Abel. Et Ismael perseguendo Isaac perdeo il sacerdotio, et
perché anco era spurio; et Esaù perseguendo Iacob, et vendendo la
primogenitura, in cui stava il sacerdotio, l’ha perduto come profano
simoniaco; et Ruben perdette il sacerdotio et il regno, quia cubile
patris sui
con brutto incesto, ma non il patriarchato. E fu dato il
regno a Giuda per permissione, et a Levi il sacerdotio per bocca di
Dio; poscia Heli perdette il sacerdotio nei posteri per l’empia creanza
de figli suoi; onde Salamone privò Abiarat del sacerdotio, per
compir la profetia della translatione.
Il Regno et il Sacerdotio stanno insieme ottimamente, perché i
popoli obbediscono di bona voglia a quel che credono esser loro
intercessore appo di Dio, et dependere da Dio, e le sue leggi sono
più venerande, et osservate non solo in publico, come le leggi dei
laici per timore humano, ma anco in secreto, sapendo che Dio vede

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