Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 438

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se non casa de Austria. La qual con queste arti se l’ha fatto ereditario,
e tiene il Papa imbrigliato a far secondo essi vonno, l’Imperio sempre
in casa d’Austria catolica perseverare, e timido ch’essi non si faccian
eretici, etc.
Questa finzion di religione è sì chiara, ch’anche gli Americani
l’hanno scoverta, e però sprezzaro il battesmo come impostura
per acquistar oro e signoria, e si fecero ammazzar tutti, o da se stessi si
donaro la morte, come scrive il Benzone e il Chiappa oculati
testimoni.
Art. 5
Argomento quinto della presta mancanza della Monarchia è c’ha membri
senza corpo unitivo, e tre teste com’un mostro, che per natura è di poco
durata.

Lo secondo (sic) argomento, che l’Imperio austriaco spagnolo ha
da mancare presto, è la dissunion di quello in molte membra con
molta lontananza, né si possono aiutar l’un l’altro, se non per mezzo
della navigazione infedelissima, o per mezzo d’altri principati
intermedii confederati, come Genua che tiene uniti Napoli, Milano e
Spagna, e la Valtellina tiene uniti lo stato di Fiandra e l’Imperio
con lo stato di Milano e l’Italia. Or questi vincoli disfatti, caderà
tutto il corpo di questa Monarchia. La quale, per meglio considerarla,
è come un gran mostro giganteo serpentino, c’ha tre capi, cioè
dell’essenza, dell’esistenza e del valore. Il capo dell’essenza è in
Germania, dove la casa d’Austria, sotto titolo d’Imperio romano, è
aggrandita; il capo dell’esistenza, fuor della sua primeva causa,

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