Tommaso Campanella, Dichiarazione di Castelvetere, p. 110

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voluto farlo. Venni a Santa Caterina e stetti tre dí a spasso, e pregai
il guardiano delli Capuccini che facessero pregare Iddio secondo
l'intenzione mia; e cosí venni a Stilo, e fra Dionigi me disse ch'avea
dato bastonate a un frate, e me venne a trovare, ch'andava ad
Oppido e che temeva del Visitatore, e io lo feci tornare a conciare
le cose sue; ed esso, avendosi visto condemnato in galera tre
anni, privato dell'abito e di lettorato, secondo ch'avea comunicato
con Maurizio, cominciò in Catanzaro a predicare rebellione
secondo la profezia mia, e per aver molti della sua parte predicò
ch'in questa congiura ci era il Papa, il cardinal San Giorgi, il vescovo
di Melito e de Nicastro, e don Lelio Ursino, e li signori del

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