Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 65

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che tutti i regi obedischino a lui nell’uno e l’altro foro, come fu profetato:
Adorabunt eum omnes reges terrae, omnes gentes servient ei.
Anzi li prencipi sarebbono più uniti, e più sicuri che altri non usurpi
lo stato loro, e saria quella giustitia, et abondanza di pace che promette
lo stesso salmo, et Hieremia, et Isaia, et Amos, et Ezechiele
sotto questa unità de prencipato, et Alessandro istesso conobbe essere
naturale, che uno regesse tutto il mondo terrestre, come un solo il
celeste, si come rispose a Dario. E san Cipriano scrive a Cornelio
papa, Unus Deus, unus sol, unus rex in apibus, unus armentarius, provando
la medesima unità.
Dunque, essendo tutto il mondo Chiesa di Dio, sul principio necessariamente
solo un capo haveva, che era re e pontefice, e rappresentava
Dio; ma il diavolo introdusse l’idolatria, lo scisma onde per
consequenza moltiplicò li prencipati et le tirannie, e le profanò.
Quindi le carestie, le pestilenze, e le guerre naquero, et l’ignoranza, e
l’amor proprio, e la dimenticanza che tutti siamo figli di un padre
Adamo, perché li greci et gli Egittij dicono esser nati del proprio
suolo i loro primi genitori, e così anco quelli del mondo novo; ecco
non solo questa oblivione di fratellanza naque, ma del culto divino,
e la disconoscenza del creatore, e che siamo tutti servi di lui insieme
solo adorandolo. Si cominciò questa divisione in Caino, poi nelli
giganti, dopo il diluvio in Cham e Nemrott, perché in vero tutti
dovevano obedire a Seth, sul principio perdendo Caino il sommo
sacerdotio, e doppo il diluvio a Sem e successori; e così non saria nata
l’idolatria doppo, né le scisme innanti. Ecco che Noè facendo la
successione del pontificato in Sem, li donò la signoria così dicendo:
Benedictus Deus Sem, serviat illi Cam, per le prime parole il sacerdotio
nota, per le seconde l’imperio. Poi disse a Japhet: Dilatet Dominus
Japhet, habitet in tabernaculis Sem, serviat illi Cham
. Nel che
non dona sacerdotio a Japhet, ma l’augmento, et multiplicatione, e
vole, che habbiti nei tabernacoli di Sem, cioè nella Chiesa di Sem,
come dice David: Introibo in tabernacula tua, et in montem sanctum
tuum
. Et altrove: Quam dilecta tabernacula tua domine virtutum,
nel che tutti espongono Ecclesia tua. Et il monte de Sion, in cui predica
David, tutti sanno che è la Chiesa; dunque non lo fa servo di

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