Tommaso Campanella, Narratione della istoria, p. 291

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Di piú, tutte le città principali, oltre le discordie tra gli ecclesiastici
e regii, erano divise in fazioni; e Stilo in particolare avea la fazione
di Carnelevari e Contestabili, e capo dell’una in campagna
era Maurizio Rinaldi e dell’altra Marc’Antonio Contestabile. E in
Catanzaro erano due fazioni: a l’una favoriva lo Xarava, a l’altra
don Alonso de Roxas, governatore della provincia. E tutti li conventi
erano pieni di banditi, particolarmente della diocesi di Milito,
e ’l vescovo li dava da mangiare per zelo della giurdizione
quando erano assediati da sbirri. E Xarava ponea fama ch’il clero
volesse ribellare.

3. Ed entrando l’anno ’99, venne nova ch’in Roma prodigiosamente
avea inondato il Tevere, e non si potero celebrar le feste di
Natale, e in Lombardia il Po. E in Stilo non si poteron celebrar la
simana santa gli uffici divini per le molte gran piogge, ch’allagavano
tutte le chiese e s’ingerian come per miracolo dalle finestre e
dalle porte; e si vide in aria una scala con un cipresso in cima e
molte visioni in aria, quali Gerusalem a tempo di Tito. Poi venne
un terremoto mirabile, ch’inghiottí parte di Sicilia e piú di Calabria,
talché le genti fuggivano alle montagne, dove il principe dello
Sciglio si fece pur un palazzo di tavole, fuggendo dall’abitato.
Poi si vide una cometa marziale e mercuriale vicino a terra, che
scorrea da ponente a levante. Per le quali cose, e per le scomuniche
e interdetti e discordie civili, esso Campanella disse ch’avea da
succeder gran ruina alla provincia. E venuto l’auditor David, l’adoprò
a metter pace tra li Contestabili e Carnovali e predicare: e
con questa occasione di pacificarli trattò con Maurizio e Marc’Antonio,
banditi capi delle dette fazioni: e con questa occasione si

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