Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 50

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Sonetti alcuni profetali


Mentre l'aquila invola e l'orso freme,
rugge il leon e la cornacchia insana
insulta l'agno, in cui si transumana
nostra natura, e la colomba geme;
mentre pur nasce la zizania insieme
col buon frumento nella terra umana,
nutricasi la setta empia e profana,
che 'l ben schernisce della nostra speme;
ché 'l giorno vien che gli fieri giganti,
famosi al mondo, tinti di sanguigno,
a cui tu applaudi con finti sembianti,
rasi di terra al Tartaro maligno
fien chiusi teco negli eterni pianti,
cinti di fuoco e d'orrido macigno.

Commento dell'Autore

Questi animali dinotano gli principati, ch'hanno in terra sofisti e gli tiranni macchiavellisti, che si burlano del Vangelo ecc. e della vera filosofia ecc. Questi sono gli giganti, che cercano solo fama in questo mondo: «potentes a seculo viri famosi», come dice Moise.

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