Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 57

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la detta congiunzione cade nella revoluzione
della natività di Cristo


Del spazio immenso a' siti originali
del ciel stellato i cardini congiunti
(donde or per molti gradi son disgiunti)
eran di Cristo nelle ore natali;
mutava l'anno e i secoli mortali
Febo, di Capricorno ne' due punti,
dov'ora il veggo; e, nel primo raggiunti
trigono, i lumi erranti principali
in mobil(a) segni han l'assidi; e 'n consiglio
seco han Mercurio; e presto vien più grande
a lor poi Marte a ponere scompiglio.

Ecco ceder le sètte empie e nefande
al Primo Senno; e, s'io fuor di periglio
sarò, predicherò cose ammirande.
(a) L'originale reca: in nobil (Scelta 1622, 66).

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