Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 58

Precedente Successiva

58
Sonetto cavato dall'Apocalisse e santa Brigida


Molti secoli son, che l'uman germe,
vinto dal rio costume, al mondo diede
genti doppie di sesso e doppia fede,
pronti agl'inganni, alle virtuti inferme.

In mezzo a tanti mali io per vederme,
stavo piangendo, ed ecco che s'avvede
Europa in parte, dove men possiede
ambo gli porti di lussuria il verme.

Quel che aspettavan tutti vati insieme,
veggo più venti correre a vendetta
contra la belva onde Natura geme.

Un destrier bianco il suo cammino affretta,
di nostra redenzion verace speme:
l'adultera il destin, temendo, aspetta.

Precedente Successiva

Schede storico-bibliografiche