Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 72

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72
Lamentevole orazione profetale
dal profondo della fossa dove stava incarcerato

canzone
madrigale 1


A te tocca, o Signore,
se invan non m'hai creato,
d'esser mio salvatore.

Per questo notte e giorno
a te lagrimo e grido.
Quando ti parrà ben ch'io sia ascoltato?
Più parlar non mi fido,
ché i ferri, c'ho d'intorno,
ridonsi e fanmi scorno
del mio invano pregare,
degli occhi secchi e del rauco esclamare.

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