Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 15

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Che gli uomini seguono più il caso che la ragione
nel governo politico, e poco imitan la natura


Natura, da Signor guidata, fece
nel spazio la comedia universale,
dove ogni stella, ogni uomo, ogni animale,
ogni composto ottien la propria vece.

Finita questa, come stimar lece,
Dio giudice sarà giusto ed eguale;
l'arte umana, seguendo norma tale,
all'Autor del medesmo satisfece.

Fa'(a) regi, sacerdoti, schiavi, eroi,
di volgar opinione ammascherati,
con poco senno, come veggiam poi
che gli empi spesso fûr canonizzati,
gli santi uccisi, e gli peggior tra noi
prìncipi finti contra i veri armati.

Commento dell'Autore

La comedia dell'universo sta pur nella Metafisica. La politica nostra è di quella imitazione. E spesso imita falsamente, onde avvengono tanti mali. E Dante disse:
Se 'l mondo sol laggiù ponesse mente
al fondamento che natura pone,
seguendo lui, saria buona la gente;
ma voi torcete alla religione
tal ch'era nato a cingersi la spada,
e fate re di tal ch'è da sermone;
onde la traccia vostra è fuor di strada.

Note di GLP

(a) Correzione autografa di: Fa (Scelta 1622, 12); correzione che non figura in Firpo (Scritti letterari, 30).

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