Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 74

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madrigale 9


- Ma perché più degli altri io fui soggetto
alle doglienze della vita nostra?
- Ché in questa o in altra aspetti miglior sorte,
e in quelli forza e in te saper Dio mostra.

- Ma perché l'una e l'altro io non ho stretto?
- Ché se' parte e non tutto. - E perché forte
fu e savio chi a Golia donò la morte?
- Quel ch'era in lui, in te non è or bisogno.

- Perché così? - Ché l'ordine fatale
ottimo il volle, che Dio fece tale. -
Miser, so men quanto saper più agogno!
Miserere di me, Signor, se puoi
far corto e lieve il male,
senza guastar gli alti consigli tuoi!

Commento dell'Autore

Fa un dubbio: perché fu più soggetto delli altri a' guai? E risponde: perché aspetta miglior sorte in questa e nell'altra vita, e perché Dio negli altri mostra il suo potere, facendogli meno soggetti a' guai, e 'n lui il suo sapere. E contra questa risposta argomenta: per che causa David fu sapiente e forte? Risponde che fu così necessario in quello, e non ora in esso Autore. E, replicando, dice che l'ordine fatale così portò, ordinato ab aeterno. E perché ciò poco s'intende, conchiude che quanto più vuol sapere di questi segreti, meno ne sa. Però si volta a pregare simplicemente che Dio l'aiuti senza guastare i suo' disegni ecc.

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