Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 75

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madrigale 3


Per le medesme eminenze ch'io soglio
dir di se stesse oggetti,
essenza, verità e bontade insieme,
ti prego, s'io di maschere le spoglio,
quella colpa rimetti,
che tôrre i falsi dèi dall'uman seme
vantansi, e più ci preme.

Chi vide ch'unquanco in terra si faccia
il tuo voler, sì come si fa in cielo?
chi d'ignoranza il velo,
chi il giogo sotto gli empi, che n'allaccia,
in fatti rompe o straccia?
Sol libertà può farci
forti, sagaci e lieti. E 'l suo contrario
valere(a) a consumarci
di sei milla anni mostra il gran divario.

Commento dell'Autore

Prega per gli oggetti delle eminenze metafisicali già dette, le quali e' spoglia di maschere, scoprendo la tirannia e la sofistica e la ipocrisia ecc., che Dio voglia perdonare a tutto il mondo, e far che si faccia in terra il suo volere come si fa in cielo, e che cessi l'ignoranza, la tirannia e la ipocrisia. E che questo non possa essere, se Dio non ci mette in libertà di peccato e di signoria, che possiamo e sappiamo dire il vero. E che gli falsi dèi promettano tutti la beatitudine, e mai non s'è vista ancora. Però debba provvedere il vero Dio.

Note di GLP

(a) L'originale reca: Volere (Scelta 1622, 87).

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