Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 76

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76
madrigale 4


Il centro preme in sempiterna notte4
sotto ogni pondo i più rubbelli; e 'l giro
or letizia, or martiro,
or tenebra ed or lume al mondo apporta,
che i proprii dal comun carcer sortîro;
né, quindi uscendo, in nulla son corrotte.

Ma chi scende alle grotte,
tornar non può, perché ivi al doppio è morta;
e chi va in alto, al carcer odio porta.

Commento dell'Autore

4 I demoni stanno nel centro, l'anime nella circonferenza tra il bene e 'l male, dove hanno sortito il carcere proprio, dalla terra pigliando il corpo suo, la quale è carcere comune; e però, morendo l'uomo, l'anime non muoiono. E se bene non tornano a farsi vedere da noi, questo è perché quelle che vanno al centro sono proibite, e quelle che vanno al cielo odiano di tornare a vedere i carceri e guai ecc., se Dio non l'arma di virtù contra quelli.

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