Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 77

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madrigale 6


Fia aperto il dubbio, che torce ogn'ingegno:6
perché i più savi e buoni han più flagelli,
e fortuna i più felli?
Ché Dio a que' die' le parti ardue del gioco,
per trarli a maggior ben da' lordi avelli;
e del suo mal goder lascia chi è degno.

E n'ho visto pur segno,
più indotti e schiavi e impuri amar non poco
l'error, la prigionia e l'infame loco.

Commento dell'Autore

6 Risponde alla domanda di Epicuro e di tutti savi e di David e Ieremia: - Perché Dio dona travagli a' buoni e fortuna a' rei? - dicendo ch'a quelli diede la parte più ardua della comedia universale per premiargli poi, ed a questi lascia godere questa vita, perché è morte e degna di loro; e si pruova per esempio de' vili, schiavi e carcerati, che si vendono più volte in galea, e non sanno vivere altrove, e godono di tal vita impura.

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