Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 78

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78
madrigale 2


- Compagno, se in obblio le doglie hai posto,2
quando di terra in erba e in carne sei
fatto di membri miei,
pur questa obblierai, ch'or ti martìra,
di farti terra; e poi godrai di lei.
Per farne altri lavori ha Dio disposto
disfare il tuo composto;
ma in tutto il Primo Amor dolcezza spira.

Poi sarai mio, se 'l tutto al tutto aspira.

Commento dell'Autore

2 Risponde l'anima al corpo, consolandolo, che, se gli dispiace tanto il morire e scompagnarsi di lei, pur altre volte fu morto e trasmutato: quando si fece di terra erba, e d'erba cibo, e poi carne degli membri umani; ed in tutte queste trasmutazioni ha sentito dolore, perché ogni cosa sente. E se di tal dolore s'è scordato, gli dice che pure si scorderà di questo, ch'averà della separazione sua. E che, fattosi terra, goderà poi d'esser terra, come ogni ente del suo essere. Poi lo consola che sarà riunito nel fine del mondo, poiché ogni cosa desidera il suo tutto, e l'uomo tutto è in anima e corpo. Onde si pruova la resurrezione.

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