Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 79

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79
madrigale 3


Empio colui non sol, ma ancora stolto,4
che, 'n croce giubilar Piero ed Andrea
veggendo, e che si bea
Attilio ne' tormenti e Muzio e Polo,
non sa avanzar la setta epicurea,
che sol piacer ha del piacer raccolto,
traendo gaudio molto,
pur come fan gli amanti, anche dal duolo;
ché 'l Primo Amor ci leva a tanto volo.

Commento dell'Autore

4 Non solo eresia, ma pazzia pare che l'uomo, vedendo tanti santi ed eroi godere degli tormenti ed eternarsi in Dio e nella fama, non sa far lo stesso nell'occasione, e pigliar allegrezza anche dagli affanni, come gli apostoli: e gli innamorati godono patir per la loro diva. Dunque l'Amor divino più ci alza a questo gaudio anche ne' travagli. Onde si condanna Epicuro e 'l macchiavellismo, che non sanno cavar piacere e gaudio dagli affanni, ma solo dalle prosperità, come le bestie, le quali deve avanzar l'uomo savio ecc.

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