Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 79

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madrigale 4


Fuggite, amici, le scuole mondane;5
alto filosofar a noi conviensi.

Or, c'han visto i miei sensi,
non più opinante son, ma testimonio,
né sciocche pruove ho de' secreti immensi.
Già gusto quel che sia di Cristo il pane.

Deh! sien da noi lontane
quelle dottrine, che 'l celeste conio
non ha segnato; ch'io vidi il Demonio.

Commento dell'Autore

5 Richiama gli amici alla scuola di Cristo, poich'egli ha conosciuto per esperienza esser vero l'altro secolo dopo la morte, ed ebbe molte visioni manifeste al senso esteriore, e gli demoni lo travagliarono e vollero ingannarlo, fingendosi angeli. Ed allora fece questa canzone, e si dedicò tutto alla religione vera. E predica agli altri che la sua sperienza è vera, e non di femminella, né d'uomo deluso, ma di filosofo, ch'andò investigando questa verità, ed allora scrisse l'Antimacchiavellismo.

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