Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 79

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79
madrigale 9


Se mai fia ch'uomo ascolte9
queste sotterra ed in silenzio nate
rime mie sventurate,
pria che nascan, sepolte,(a)
pensier muti e costume;
ch'io non ragiono a caso,
ma sperienza e Nume
e legge natural m'hanno persuaso.

Commento dell'Autore

Nel prender commiato dice che queste rime sono fatte in una fossa, e però sepolte avanti che nate; ed esorta le genti a mutar vita e sospetto, perché non si è mosso a parlar così, se non per esperienza, e per Nume divino che l'ha insegnato, e per ragion naturale filosofica; ed assicura tutti del vero.

Note di GLP

(a) L'originale reca: sepulte, (Scelta 1622, 102).

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