Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 80

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80
Canzone a Berillo di pentimento
desideroso di confessione ecc.,
fatta nel Caucaso

madrigale 1


Signor, troppo peccai, troppo, il conosco;
Signor, più non m'ammiro
del mio atroce(a) martiro.

Né le mie abbominevoli preghiere
di medicina, ma di mortal tosco
fûr degne. Ahi, stolto e losco!
Dissi: - Giudica, Dio, - non - Miserere. -
Ma l'alta tua benigna sofferenza,
per cui più volte non mi fulminasti,
mi dà qualche credenza
che perdonanza alfin mi riserbasti.

Commento dell'Autore

Parla a Dio e riconosce quelli peccati che gli parean atti meritorii.

Note di GLP

(a) Correzione autografa di: atrocissimo (Scelta 1622, 103).

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