Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 80

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80
madrigale 4


Io mi credevo Dio tener in mano,
non seguitando Dio,
ma l'argute ragion del senno mio,
che a me ed a tanti ministrâr la morte.

Benché sagace e pio, l'ingegno umano
divien cieco e profano,
se pensa migliorar la comun sorte,
pria che mostrarti a' sensi suoi, Dio vero,
e mandarlo ed armarlo non ti degni,
come tuo messaggiero,
di miracolo e pruove e contrassegni.

Commento dell'Autore

Niuno deve predicare novità o cose donde pensa che s'abbia a migliorare la repubblica, se da Dio visibilmente non è mandato e, come Moise, armato di miracoli e contrassegni ecc.

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