Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 80

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madrigale 9


Tardi, Padre, ritorno al tuo consiglio,
tardi il medico invoco;
tanto aggravato, il morbo non dà loco.

Quanto più alzar vo' gli occhi al tuo splendore,
più mi sento abbagliar, gravarmi il ciglio.
Poi con fiero periglio
dal lago inferior tento uscir fuore(a)
con quelle forze che non ho, meschino.

Meschino me, per me stesso perduto!
Ché l'aiuto divino,
che sol salvarmi può, bramo e rifiuto!

Commento dell'Autore

Mira come la risoluzione di viver bene è impedita da' mali abiti; come cerca con la prudenza umana uscir da quel male, donde non può umanamente.

Note di GLP

(a) L'originale reca: fuora (Scelta 1622, 106).

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