Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 80

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80
madrigale 10


Desio di desiar tue grazie tengo:
certa, evidente vita,
quando voglia possente a te m'invita,
e quando è fiacca, avaccio sento il danno;
su l'ale del voler non mi sostengo
rotte e bagnate. Vengo
a que' favor, che sì pregar mi fanno:
- Deh! pregate per me voi, ch'io non posso,
voi, Piero e Paolo, luminar del cielo,
Radamante e Minosso
della celeste legge e del Vangelo. -

Commento dell'Autore

Vedendo che ha il desiderio di desiderare, ma non del desiderato aiuto, e che quando si movea a Dio, subito sentia aiuto, e quando la voglia era lenta, sentia il danno, si risolve di dimandare aiuto ecc.

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