Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 81

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81
Della Prima Possanza

canzone
madrigale 1


Le potestati umane tanto m'hanno
travagliato, ch'omai vengo a pensare,
ch'io peccai contra te, Possanza Prima;
però che di Saturno più d'un anno
tutto del Senno Primo a contemplare
mi diedi, e al Primo Amor volsi ogni rima,
di te tanto scrivendo
quanto per lor ti intendo,
di cui dovevo far principal stima.

Or io volgo il mio stile
alla tua dignitade,
perdon chiedendo umìle
ed aiuto, o Suprema Podestade.

Commento dell'Autore

Dovea l'Autore, per ordine metafisico, scrivere della Prima Possanza avanti che del Primo Senno. Ma non ne parlò mai, se non in questa canzone, pentitosi d'aver in trenta anni, ch'è l'anno saturnino, scritto e parlato solo d'Amore e del Senno. Ed ora chiede perdono e domanda aiuto alla Possanza dentro la stessa fossa ecc.

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