Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 81

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81
madrigale 6


Quando di contener virtù donasti
al luogo, e dal tuo Senno senso prese,
e dall'Amor amor di farsi pieno,
la gran mole corporea ingenerasti,
delle virtuti agenti atta all'imprese,
in due triadi consimili a quel seno.

Poscia i maschi, possenti,
che di lei due elementi,
cielo e terra, formâro: e del più e meno
di lor gare e rovine
ogni mistura uscìa,
Dio influendo a tal fine
Necessitate, Fato ed Armonia.

Commento dell'Autore

Dice come Dio prima fece lo spazio, composto pure di Potenza, Sapienza ed Amore; e che dentro a quello pose la materia, ch'è la mole corporea, consimile al seno, cioè al luogo, in due triadi, cioè nel potere, sapere ed amare, e nella lunghezza, larghezza e profondità, ecc. Nella materia poi Dio seminò due maschi principii, cioè gli attivi, caldo e freddo, perché la materia e 'l luogo sono femmine, passivi principii. E questi maschi d'essa materia divisa, combattendo, formâro due elementi, cielo e terra, gli quali combattendo tra loro, della languida fatta virtù loro nascono i secondi enti, per guida avendo della generazione le tre influenze, Necessità, Fato ed Armonia,che portan l'idea.

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