Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 22

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22
Nella resurrezione di Cristo


Se sol sei ore in croce stette Cristo,
dopo pochi anni di fatiche e stenti,
ch'e' soffrir volle per l'umane genti,
quando del ciel fece immortal acquisto;
che ragion vuol ch'e' sia per tutto visto
sol pinto e predicato fra tormenti,
che lievi fûr presso a' piacer seguenti,
finito il colpo rio del mondo tristo?
Perché non dire e scriver del gran regno,
ch'e' gode in cielo e tosto farà in terra
a gloria e laude del suo nome degno?
Ahi, folle volgo, ch', affissato a terra,
se' di vedere l'alto trionfo indegno,
onde sol miri al dì dell'aspra guerra.(a)

Commento dell'Autore

Il sonetto riprende coloro che sempre a Cristo crucifisso, e non resuscitato, mirano. E così san Bernardo nel Sermone di Pasqua.

Note di GLP

(a) Nell'edizione Firpo si legge: onde sol miri al dì dell'aspra guerra! (Scritti letterari, 37).

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