Tommaso Campanella, Scelta d'alcune poesie filosofiche, n. 88

Precedente Successiva

88
Appendice
delle tre Elegie fatte con misura Latina

ii
Salmo cxi
«Beatus vir qui timet», etc.


Quegli beato è, del Signor c'ha santa temenza;
sicuro e lieto il fa sua legge pia.

Di costui in terra alligna il seme potente,
del giusto il germe ognor benedetto fia.

Ne' cui bei tetti ricchezza e gloria abonda,(a)
in tutti tempi alberga la giustizia.

Pur ne le(b) tenebre a' santi il bel lume si mostra
del pietoso Dio splendido tuttavia.

Giocondo è sempre il donator largo e benigno;
dal buon giudizio non si rimove mai.
Il suo nome mai non potrà estinguere morte,
né mala fama teme, e vittorioso vola.

Sta nel Signor fermo e sempre di speme ripieno:
non si movrà innanzi ch'ogni nemico pèra.

Il suo divise, e mangiâro i poveri amici;
gloria subblima il corno potente suo.

Il che vedendo poi, il peccator tristo s'adira,
dibatte i denti, e pur rabioso crepa.

Del giusto, ancor che al tardo, il disegno riesce,
e de' malvagi l'empia voglia père.
(a) Correzione autografa di: abbonda (Scelta 1622, 126).

Note di GLP

(b) Correzione autografa di: nelle (Scelta 1622, 126).

Precedente Successiva

Schede storico-bibliografiche