Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 434

Precedente Successiva

chiamati i religiosi a ripigliar i lor antichi monasterii e conventi, come
li teneano avanti che predicasse Lutero, li Spagnoli, sendo venuta
Mantua per eredità a duca di Nevers, per ambizione sfacciatissima
fecero che l’imperatore rivocasse l’esercito vittorioso in Alemagna dal
combatter contra eretici a combatter contra catolici in Italia. Dove
venne il conte di Collalto con 40.000 Todeschi, e consumò 4 million
d’uomini di peste, fame e guerra, e saccheggiò Lombardia e prese
Mantua. E se non era la paura del Re Cristianissimo che soccorse, averiano
fatto schiava tutta l’Italia. E facendo questo, l’Imperatore per
l’ambizione spagnola espose l’Imperio dissarmandolo agli eretici, e
chiamaro il re di Suecia, il quale disfece parte d’Allemagna, e averia
spento lo Imperio e il papato, se non moria. Dal che si vede che li
Austriaci spagnolizati non tengon conto della religione, né dell’Imperio,
avendo tradito l’un e l’altro per amor di Spagnoli. E di più obbediscono
al Papa e alla fede, in quanto lor viene utile a lor stato. Resisteno
a tutti decreti pontificii. Tengono il regno di Napoli e Sicilia e
altri feudi della Chiesa per forza. E la Monarchia di Sicilia sopra il
clero contra ius et fas. E brugiaro l’Annale del santo e dotto Baronio
cardinale, perché dicea le ragioni per le quali non ponno tenerlo. E
non avendo nel Mondo novo l’inferno, né il purgatorio, né il paradiso
terrestre, né pur gente dipendente dalla nostra, come elli suspicano, già
danno nell’ateismo, e vivono con somma ipocrisia. E quel che li piissimi
Francesi

Precedente Successiva