Tommaso Campanella, Dialogo contro Luterani, p. 101

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leggi in tema della conscienza più di tutto necessaria,
e posta in ogni altra legislatura divina
e umana.

Giul. Mi pare d’aver inteso questa sentenza
essere anco de’ cattolici, perchè affermano: Predestinati
e Preusciti necessariamente arrivare alla
salute e alla dannazione.

Giac. Se ben mi ricorda, S. Tomasso dice la
Predestinazione che ci antevede e ordina il paradiso,
e l’elezione che a tal fine degli altri si sceglie,
e la prescienza con la quale Iddio antevede
il vostro bene e male oprare, non indurre necessità,
perchè la divina providenza non toglie il
contigente dalle cose, e mi par d’aver letto sempre
che Dio vuol tutti salvare e che però doni
grazia e aiuto sufficiente a tutti universalmente.
Ma che una certa grazia speciale da S. Agostino
detta efficace Dio agli eletti solamente doni, e
intendo per eletti quelli che sono da Dio a certi
officii chiamati, come all’apostolo, al dottorato,
ad esser Madre di Dio, ad esser Precursore, a
pontefici, o simili; nel dar della cui grazia non
fa torto a quei che la sufficiente solo ricevono,
imperocchè non tutti possono essere in grado
assunti, sendo necessario agli ordini del mondo
altri governare, altri esser governati; basta che
agli altri dannazione non procura, ma bene, come
i prencipi buoni, esaltando alcuni di grado,
non fan torto agli altri soggetti, i quali perciò
non solo non deprimono, ma in oltre sufficienti
favori lor fanno in governarli bene e guidarli al
bene della repubblica. L’agradir gli altri e beneficarli
risulta in beneficio d’essi governati per
mezzo di quelli giustamente per li quali hanno
avuto adito al re. Così Augusto esaltò Agrippa
in oltre all’universal sovvenimento che da esso
Augusto a tutta la repubblica tornava. Ma gli
eretici Dio fan simile a Tiberio, il quale per aggrandir
Seiano uomo pessimo, conculcava i buoni,
e a Nerone che tutti a capriccio deprimeva.

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