Tommaso Campanella, Dialogo contro Luterani, p. 125

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sempre mi predica che ci vuol tutti salvi e
non è vero, avendoci predestinati al male, e veggendo
io che tanti uomini miei fratelli all’inferno
destina per suo gusto, e li dice non volere
che alcuno sia dannato, così sospettarei che dicendomi:
“Tu sei salvo”, mi burlasse come fu a
tanti miei pari.

Ger. I santi antichi non avevano predicato Dio
fedele nelle sue promesse nè manco di lui si sarebbero
fidati quando loro affermano di volerli
salvare e questo sentimento di Calvino avesse
avuto.

Giac. Notate un altro punto principale che il
male d’un accidente sopravvenuto alla natura
doppo il peccato del diavolo e de gli uomini bellanti,
e nessuna setta è della luterana peggiore,
perchè non ardì mai alcuno far Domenedio cagione
così del male come del bene, onde i Maccabei
furo meno discreti, perchè più presto volsero
ponere due dei, un buono e un malo, che
caricare il bene al nostro Dio e altri che non seppero
l’origine del male negarono che si trovi Dio
nel mondo, come gli Epicurei parendo loro sconvenevole
che se ci fosse Iddio sommo bene si
trovasse male nei suoi effetti; ma i nostri sacri
filosofi conobbero il male per un accidente venuto
fuor dell’intento e voler del Creatore, per disordine
e abuso de’ beni del sommo Creatore, così come
la forza è buona secondo che è da Dio fatta, ma
servendosi ad ammazzar il fratello è male, perchè
e contra la legge naturale e divina; laonde si vede
che nessuna religione più degnamente e piamente
che la nostra dell’origine del male ragiona, la
quale al diavolo abusante i doni di Dio e al disordine
dell’uomo attribuisce; ma questi scelerati
luterani peggiori de’ Manichei e d’Epicurei faranno
Dio avutore del male a capriccio, tirannesco
senza pentirsi e purgarsi mai, come empiamente
Luterani dicono i Pamulisti e che si sia incarnato
per mettere noi in parte della sua tirannia,

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