Tommaso Campanella, Poetica, p. 365

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vecchione molto sperimentato nelle armi, tardo al deliberare,
grave nell’eseguire, dal cui esempio gli altri imparino,
pacificatore delle sedizioni soldatesche, però riguardevole
appresso gli altri, mantenitore del decoro del
principe: tali sono Nestore in Omero, Acate in Virgilio,
Raimondo nel Tasso, e nell’esercito di Carlo d’Angiò contro
Corradino, in Dante:

Quando senz’arme vince il vecchio Alardo;

non lungo nel parlare, provvido e saggio nel mantenere
il commune stato, maestro di stratagemme.

S’introduce ancora il soldato di gran sangue, principe
fiero, molto degli dèi e degli uomini [spregiatore], giovane
sdegnoso, veloce, allevato nelle caccie, nodrito di
cervici e di cuori d’animali rapaci, amatore assai di se
stesso, niente stimatore di perigli, ponente il sommo bene
nella presente voluttà, che ogni preggio metta nell’armi:
tal è Achille in Omero, idea di tutti i soldati, perché
deve avere un poco del bestiale il soldato per andare a
morire sicuramente ed esser furioso, come serve all’imprese
di tali qualitati; ma questo Achille invero non è
idea de’ cavalieri buoni gentilmente allevati, perché mostra
Achille una rozza bestialità quando si ostina con i
Greci per Agamennone, si muove a’ prieghi di nessun
principe, né di Agamennone stesso, piange come feminuccia
quando gli è tolta Breseida da quel pazzo d’Agamennone
e mai cessa di piangere per Patroclo puerilmente,
il che non conviene a magnanimo e forte, benché
Alessandro per suo esempio l’ha fatto, ma non Ciro
né Cesare. Similmente a molti giovanetti, che gli domandavano
la vita nella battaglia, crudelmente la toglie
loro senza rispetto di viltà e, doppo ammazzato Ettore,
lo strascinava a coda di cavallo sino alle mura, e poi per
nove giorni lo tira attorno al rogo di Patroclo, piangendo,
per vendetta, nel quale fa abbruggiare nove belle giovani
con lui; nondimeno si scuopre al fine fare questo per
avarizia, perché vendé quel corpo morto d’Ettore a
Priamo tant’oro, e si riconcilia ad Agamennone per presenti,
benché mostri di farlo per amor di Patroclo. Or

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