Tommaso Campanella, Poetica, p. 411

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avessero patiti grandi affanni da’ padroni; e si devono
esagerare queste disgrazie, in modo che tanto più intoppino,
quanto più vogliono sciogliersene, percioché
l’esito sarà di via maggior congratulazione.

L’ultima parte è lo scioglimento del nodo, il quale si
farà come a caso, o per via d’alcun forastiero, o d’alcun
vecchio, o comparenza d’anelli o simili segnali, che
fanno questa agnizione, talmente che restino contenti
gli amanti e l’amate, di modo che li padri loro restaranno
sodisfatti che ognuno abbia quello che bramava,
e i servi fiano sciolti e messi in libertà, e li parenti magnino
ne’ banchetti, e a tutti avvenga finalmente quello
che piace al suo genio. Così nell’Andria un forastiero
Critone scopre che Glicerio, amata da Pamfilo, era figliuola
di Cremete, laonde il padre di Pamfilo divenne
contento che la togliesse per moglie [e che l’altra figliuola
di Cremete, Filomena, togliesse per moglie] Carino
per il suo Pamfilo, da cui era schifata e da Carino amata,
a cui non era promessa; il quale altresì teneva, anzi era
certo, per gli intrighi di Davo malamente riusciti, di
non poterla avere, come si credeva fare Davo, [che]
incommoda questi due amanti; [Filomena] toccò poi per
moglie a Carino, onde si libera Davo, si fan due matrimoni
e tutti i personaggi godono. Onde bisognerà, a
chi non sa questi avvenimenti per non aver venture e
viaggi fatto, esser prattico ne’ poeti comici e nelle novelle
del Boccaccio, di cui se ne può pigliar molti esempi.

L’importanza sta in imitare li personaggi nell’azioni,
gesti, modi, vestiti, tempi, costumi e proverbi usati nel
loro mestiero, perché – come dice Cicerone – in tutte
le arti ci sono le proprie voci, e una voce in un’arte significarà
altro che nell’altra: ma proporzionatamente,
come questa parola «uomo da bene» appresso i filosofi
vuol dir «dotto», appresso i mercanti «buon pagatore»,
appresso i soldati«valoroso», e hanno certi vocaboli suoi
proprii e transalti nell’arti, come mostra l’alchimia e la
pedantaria, e le donne sotto nome di laido e dispettoso
dicono le lor cose. Onde certi libri, che trattano le maniere
delle professioni o dell’arti, sono buoni; ma la

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