Tommaso Campanella, Monarchia del Messia, p. 109

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della potenza e della scienza in Roma, come dice san Massimo.
E san Paolo a romani dice: Exaltavi in loco, ubi dictum est, non plebs
mea vos, ibi filij Dei vocabuntur
. Questo loco è Roma, perché di
Babilonia, come capo di tutte le genti, che non eran plebe di Dio secondo
Osea interpretato da san Paolo, si dicea principalmente non
plebs mea
. Dunque sendo stata Roma Babilonia chiamata da san Pietro,
e da santo Agostino per la successione dell’imperio babilonico,
in lei principalmente doveva venire la gratia di chiamarsi figli divini,
come predisse Isaia: Tu pater noster, et Abraham nescivit nos, et
Israel ignoravit nos. Tu domine pater noster, et redemptor noster
, perché
secondo la carne, né Abrahamo, né Israel ha da fare con Roma.
Et Michea nel 4 disse: Tu turris gregis nebulosa filia Sion usque ad te
veniet potestas prima, regnum filiae Ierusalem
, questa è la potestà
del Messia, però si dice prima, o sia la suprema di morte, e vita, e di
far leggi, come parlano i filosofi, si vede, che verrà alla figlia di Sion,
perché Iudea secundum fidem mater est gentium, dice Crisostomo;
dunque Roma di Gerusalem.
Da questo seguita che il papa non solo sia prencipe di tutti prencipi
temporali, ma pur de tutti vescovi suoi fratelli, perché Pietro,
come più amante de gli altri, a tutti fu sopraposto et lui fu detto:
Confirma fratres tuos, et Pasce, et a Iacob figura del papa: Incurventur
ante te filij matris tuae. Esto Dominus fratrum tuorum
, perché come
si è visto, il prencipe sacerdotale sempre è di tutti capo, signore et
giudice.
Dunque il concilio non è sopra il papa, se non quando è
heretico, o scismatico, e dubbio, come si scrive nel concilio di
Costanza; e così si deve intendere Giovanni Gersone, benché il papa
possa pigliare arbitro a giudicarlo, a cui per coscienza, e non per giurisdittione
è obligato per obedire.
Et havendo fatto Pietro capo, nocchiero
e padre di famiglia non ponno tutti li vescovi sopra lui perché
le membra non ponno sopra il capo né li marinari sopra il nocchiero,
né la famiglia sopra il padre o il maggiordomo. Né mai si legge
che la Chiesa a Pietro, ma Pietro alla Chiesa fu anteposto padre etc,
Confirma etc, Super hanc petram fundabo etc. L’istesso conferma il
concilio di Siniusta sotto Marcellino, et il romano sotto Silvestro, et
il calcedonense, il romano sotto Simmaco, il lateranense sotto
Leone, il Sinodo sotto Carlo Magno.

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