René Descartes — Nota bio-bibliografica

René Descartes (La Haye en Touraine, 31 marzo 1596 — Stoccolma, 11 febbraio 1650)

Proveniente da una ricca famiglia borghese (suo padre Joachim Descartes è consigliere al parlamento di Rennes ed "escuyer", primo grado della nobiltà), fu educato presso il collegio gesuita Henri-le-Grand di La Fleche (1604-1612), e consegue il baccalaureato in legge nel 1616 presso l'università di Poitiers. Intrapresa la carriera militare, fu agli ordini di Maurizio di Nassau, principe d'Orange e statolder dei Paesi Bassi, impegnato a riconquistare l'indipendenza di questi dalla Spagna (ed a combattere il potere civile del gran pensionario Jan van Oldenbarneveldt); fu poi in Danimarca e, allo scoppio della Guerra dei Trenta anni, in Germania, nell'esercito del duca Massimiliano di Baviera, senza tuttavia mai perdere la passione per gli studi e la frequentazione dei dotti.

Nel corso della guerra, il 10 novembre del 1619, mentre si trovava di stanza in Germania, ebbe l'intuizione di un nuovo sistema filosofico, incentrato sull'estensione del metodo matematico agli altri campi del sapere. Lasciato l'esercito, trascorse allora parecchi anni nel viaggiare in europa (in Germania, Olanda, Francia; fu in Italia fra il 1623 ed il 1625), frequentando circoli di dotti (a Parigi quello legato al frate Marin Mersenne) prima di trasferirsi in Olanda (1628), attratto dalla libertà di dedicarsi alle sue ricerche di cui lì godeva.

Dopo le Regulae ad directionem ingenii (1628, circolato come manoscritto, e pubblicato solo a partire dal 1701, quando ormai l'originale era andato perso) Descartes cominciò nel 1629 a lavorare al Traité du monde et de la lumièree, opera che però non pubblicò, per ragioni di prudenza, dopo la condanna di Galilei nel 1633.

Legatosi a Hélène Jans, ne ha una figlia, Francine (1635). Nel periodo che si conclude con la morte della figlia cinquenne e dell'anziano padre (1640), Descartes pubblica il Discours de la Methode (1637), premessa a La Dioptrique, les Meteores, la Geometrie. A questa seguiranno, nel 1641, le Meditationes De Prima Philosophia, accompagnate da una serie di obiezioni e risposte alle stesse.

Nel 1643 Descartes entra in contatto epistolare con Elisabetta principessa di Boemia, figlia dell'elettore palatino; il rapporto accompagnerà Descartes negli ultimi anni di vita e sarà stimolo importante durante la composizione delle ultime opere, i Principia philosophiae ed il trattato Les Passions de l'ame (1649).

nel 1650 accetta l'invito della regina Cristina di Svezia a recarsi a Stoccolma; il clima rigido ha ragione della sua debole salute, e Descartes si spegne per una polmonite in febbraio.

Le Meditationes de prima philosophia assieme a Les Passions de l'ame, alla Explicatio mentis humanae sive animae rationalis furono, assieme ad altri 3 libri (fra cui l'intera Opera philosophica), iscritte nell'Index Librorum Prohibitorum nel 1663.

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