Parole nuove dai giornali

salvaItalia

(SalvaItalia, salva-Italia, salva Italia, Salva-Italia, Salva Italia) s. m. e agg. inv.
    ABBREVIAZIONI
  • * parola mai attestata
    abbr. abbreviato
    agg. aggettivo
    agg.le aggettivale
    ar. arabo
    art. articolo, articolato
    avv. avverbio
    avv.le avverbiale
    cong. congiunzione
    did. didascalia
    ebr. ebraico
    ediz. edizione
    f. femminile
    fam. familiare
    fr. francese
    giapp. giapponese
    gr. greco
    indef. indefinito
    ing. inglese
    inter. interiezione
    intr. intransitivo
    inv. invariabile
    iron. ironico
    it. italiano
    lat. latino
    loc. locuzione
    m. maschile
    n. neutro
    p. pagina
    part. particella
    pers. persiano
    pl. plurale
    port. portoghese
    p. pass. participio passato
    p. pres.participio presente
    prep. preposizione
    pron. pronome, pronominale
    rifl. riflessivo
    s. sostantivo
    s.le sostantivale
    scherz. scherzoso
    spagn. spagnolo
    spreg. spregiativo
    superl. superlativo
    s.v. sotto la voce
    ted. tedesco
    tit. titolo
    tr. transitivo
    v. vedi, verbo

Che preserva l'unità nazionale dello stato italiano; finalizzato a impedire l'insolvenza dello Stato italiano, a causa del suo ingente debito pubblico; come s. m., il decreto legislativo n. 201 del 6 dicembre 2011 convertito nella legge 214 del 22 dicembre 2011.

  • Il premier [Mario Monti] elenca le misure contenute nel decreto «Salva Italia» -- che più tardi in Senato battezzerà «Salva Europa» -- dal ritorno dell’Ici per la prima casa all’una tantum sui capitali scudati, dalla riforma delle pensioni all’aumento dell’addizionale Irpef regionale e al taglio dei consigli provinciali, fino ai 5,2 miliardi che oggi il Cipe sbloccherà per realizzare «alcune grandi opere ferroviarie, il Mose e diversi intervisti previsti nel Mezzogiorno nella statale Ionica e per la metropolitana di Napoli». (Paolo Zappitelli, Tempo, 6 dicembre 2011, p. 2, Primo Piano).
  • È passato il decreto SalvaItalia, ma l'Italia non è affatto salva. La dura legge dello spread ci inchioda ancora una volta alle nostre debolezze. Ieri, 23 dicembre, il differenziale tra i tassi dei Btp e quelli del Bund tedesco è risalito a 515 punti. Il 16 novembre, giorno del giuramento del nuovo governo, era a quota 518. Mario Monti torna così alla casella di partenza. (Massimo Giannini, Repubblica, 24 dicembre 2011, p. 1, Prima pagina).
  • «Nelle prossime ore o giorni» il Presidente del Consiglio emanerà il decreto attuativo del Salva Italia che obbligherà i manager a comunicare all'amministrazione di appartenenza «tutti gli incarichi ricevuti anche da altra amministrazione». Lo ha detto il ministro [Filippo] Patroni Griffi rispondendo ad una interrogazione. (Messaggero, 24 marzo 2012, p. 9, Primo Piano).
  • Con il varo del decreto sulla spending review il governo Monti ha completato l’opera iniziata con il decreto salva-Italia. Se nel pacchetto di misure varate a dicembre il governo aveva messo in sicurezza i conti dello stato con una manovra articolata soprattutto sulle tasse, stavolta la revisione della spesa pubblica che si tradurrà in un taglio da 26 miliardi in tre anni, consentirà di non aumentare l’Iva di due punti percentuali almeno fino al luglio del 2013. (Raffaella Cascioli, Europa, 7 luglio 2012, p. 2, Primo Piano).
  • il governo Monti, a giustificare la sua anomalia, avrebbe dovuto imprimere una svolta radicale alla politica dell’Italia, oltre a rimetterne in sesto l’economia. Ma si sa come è andata a finire. Di riforme radicali, tolta quella delle pensioni e quella a dir poco controversa del mercato del lavoro, se ne sono viste poche. Non solo, ma molti dei provvedimenti più importanti varati da quel governo -- chi non ricorda il «salva-Italia», il «cresci-Italia», la «spending review»? -- sono rimasti, come si sa, largamente inattuati. (Alessandro Campi, Messaggero, 21 maggio 2014, p. 1, Prima pagina).
  • La Consulta, nella sentenza 70 della quale è stata relatrice il giudice Silvana Sciarra, ha però stabilito che «l'interesse dei pensionati, in particolar modo i titolari di trattamenti previdenziali modesti, è teso alla conservazione del potere di acquisto delle somme percepite, da cui deriva in modo consequenziale il diritto a una prestazione previdenziale adeguata». Di qui la bocciatura in quanto la previsione contenuta nel decreto Salva-Italia del 2011 lede i «diritti fondamentali connessi al rapporto previdenziale, fondati su inequivocabili parametri costituzionali» (gli articoli 36 e 38 della Carta). (Gian Maria De Francesco, Giornale, 1 maggio 2015, p. 15, Interni).
  • Il turnover come antidoto alle liberalizzazioni selvagge nel commercio. Cioè un meccanismo basato sull’alternanza per smontare quel provvedimento varato a fine 2011 con il decreto «Salva-Italia» e che -- di fatto -- ha eliminato ogni argine al dilagare delle aperture no stop di negozi e di centri commerciali. (Luca Mazza, Avvenire, 11 settembre 2018, p. 1, Prima pagina).
Già attestato in: Stampa, 8 dicembre 2002, p. 2, Interno
Tipo: Composizione / Verbo+nome
Formanti: salvare, Italia

Pubblicato in: Neologismi quotidiani, Firenze 2003